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Guide storia 1945 - 1955 austria divisa e la seconda repubblica
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Vienna e l'Austria si trovarono in una situazione complessa: il paese era devastato e occupato dalle quattro potenze alleate (URSS, USA, Regno Unito e Francia). Questo periodo, dal 1945 al 1955, fu caratterizzato dalla ricostruzione, dalle tensioni della Guerra Fredda e dal processo che portò all’indipendenza definitiva con il Trattato di Stato del 1955.

1. La Fine della Guerra e l’Occupazione Alleata (1945-1946)

a) La Battaglia di Vienna (2-13 aprile 1945) e la liberazione
L'Armata Rossa sovietica entrò a Vienna il 2 aprile 1945 e, dopo dieci giorni di combattimenti contro i nazisti, il 13 aprile 1945 la città fu conquistata.
I sovietici trovarono Vienna in macerie, con gravi danni ai palazzi storici e alle infrastrutture.

b) La divisione dell'Austria e di Vienna tra le quattro potenze
Come deciso nelle conferenze alleate, l'Austria fu divisa in quattro zone di occupazione:
URSS → Est del paese, compresa Vienna.
USA → Ovest e Alta Austria.
Regno Unito → Sud, Stiria e Carinzia.
Francia → Ovest, Vorarlberg e Tirolo.

Vienna, pur essendo nella zona sovietica, fu anch’essa divisa in quattro settori, con un centro comune controllato da tutte le potenze (1° distretto, Innere Stadt).

Ogni potenza imponeva la propria influenza nella zona occupata, creando forti divisioni politiche ed economiche.

👉 Vienna divenne un simbolo della Guerra Fredda, con una forte presenza sovietica e americana.

2. La Fondazione della Seconda Repubblica (27 aprile 1945)
a) La proclamazione del nuovo governo a Vienna
Il 27 aprile 1945, tre partiti principali (socialdemocratici, popolari e comunisti) formarono un governo provvisorio guidato da Karl Renner (socialdemocratico).
Questo governo si dichiarò indipendente dal Terzo Reich e ripristinò la Repubblica Austriaca.
Il 1° maggio 1945, fu ristabilita la Costituzione del 1920.

b) Elezioni e riconoscimento internazionale
Nel novembre 1945 si tennero le prime elezioni democratiche, vinte dal Partito Popolare Austriaco (ÖVP).
Il nuovo cancelliere fu Leopold Figl (ÖVP).

👉 Nonostante il nuovo governo, l'Austria restava sotto il controllo degli Alleati e non aveva ancora ottenuto la piena sovranità.

3. Ricostruzione e difficoltà economiche (1945-1950)
Dopo la guerra, Vienna affrontò gravi problemi economici e sociali:

a) Devastazione e povertà
Migliaia di edifici (tra cui la Cattedrale di Santo Stefano e il Parlamento) erano stati distrutti.
La popolazione soffriva di mancanza di cibo, case e lavoro.
Il sistema di trasporti e l’industria erano quasi completamente paralizzati.

b) Il Piano Marshall e la divisione economica
Dal 1947, gli Stati Uniti aiutarono la ricostruzione austriaca con il Piano Marshall, fornendo finanziamenti per riattivare l’economia.
La parte sovietica di Vienna e dell’Austria non ricevette questi aiuti e rimase economicamente arretrata rispetto alle altre zone.

👉 Vienna divenne una città divisa tra Ovest (sostenuto dagli USA) ed Est (controllato dai sovietici), proprio come Berlino.

4. La Guerra Fredda e la divisione tra Est e Ovest (1950-1955)
Nel 1950, le tensioni tra URSS e USA aumentarono in tutta Europa.

a) Paura dell’Anschluss comunista
L’URSS voleva trasformare l’Austria in uno stato comunista come la Germania Est.
In Vienna, i sovietici esercitavano forti pressioni politiche sulla popolazione.
Tuttavia, la maggioranza dei viennesi rifiutava il comunismo e supportava i partiti democratici.

b) La crisi del 1950
Nel 1950, i comunisti organizzarono scioperi e proteste a Vienna per destabilizzare il governo.
Gli Stati Uniti inviarono aiuti e minacciarono l’URSS di un intervento militare.
Questo fermò l’espansione sovietica in Austria.

👉 L’Austria riuscì a evitare di diventare uno stato satellite dell’URSS, ma rimase sotto occupazione fino al 1955.

5. Il Trattato di Stato e l’Indipendenza (15 maggio 1955)
Dopo lunghe trattative tra le potenze occupanti, si giunse a un accordo per rendere l’Austria indipendente.

a) Firma del Trattato di Stato a Vienna
Il 15 maggio 1955, le quattro potenze firmarono il Trattato di Stato Austriaco nel Belvedere di Vienna.
Il cancelliere austriaco Leopold Figl annunciò: "Österreich ist frei!" ("L'Austria è libera!").
L’accordo prevedeva che:
L’Austria diventasse uno stato neutrale (senza alleanze militari).
Tutte le truppe straniere lasciassero il paese.
L’Austria non si unisse né alla NATO né al Patto di Varsavia.
b) L’uscita degli Alleati e la nuova neutralità
Il 25 ottobre 1955, gli ultimi soldati stranieri lasciarono Vienna.
Il 26 ottobre 1955, il Parlamento austriaco dichiarò la neutralità permanente dell’Austria, un principio ancora valido oggi.

👉 Vienna tornò finalmente a essere la capitale di uno stato sovrano, libero e neutrale.

6. Conclusioni
Dalla guerra alla ricostruzione → Vienna passò da una città in macerie a una capitale funzionante.
Da città occupata a città libera → Dopo 10 anni di occupazione, Vienna divenne indipendente.
Dalla divisione alla neutralità → Evitò di diventare un paese comunista e scelse la neutralità.
Da capitale periferica a centro diplomatico → Dopo il 1955, Vienna divenne un punto chiave della politica mondiale, ospitando organizzazioni come l’ONU e l’OSCE.

Riepilogo cronologico
🔴 Aprile 1945 → Liberazione di Vienna da parte dell’Armata Rossa.
🔴 27 aprile 1945 → Proclamazione della Seconda Repubblica Austriaca.
🔴 Novembre 1945 → Prime elezioni democratiche.
🔴 1945-1955 → Divisione dell’Austria e di Vienna in quattro zone di occupazione.
🔴 15 maggio 1955 → Firma del Trattato di Stato Austriaco a Vienna.
🔴 26 ottobre 1955 → L’Austria diventa ufficialmente neutrale.

Vienna, dopo un decennio difficile, tornò a essere la capitale di un paese libero e democratico. 🚀

Pagina aggiornata il 05/03/2025


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